Monselice
realizzazione Luglio 2016
Impresa Vallerini
Progettazione esecutiva, realizzazione e fornitura materiale
L’Impresa esecutrice del lavoro in oggetto, ci ha chiesto supporto per la realizzazione di tutti i solai di interpiano e del tetto di un’abitazione in fase di consolidamento e ricostruzione nel centro di Monselice.
Il cantiere sin da subito si è dimostrato problematico, l’abitazione, tipica costruzione anni 60, andava svuotata completamente lasciando solo le murature perimetrali in piedi, e doveva essere ricostruito il solaio tra i 2 piani e la copertura a più falde intersecate.
Il progettista strutturale ha previsto di realizzare una struttura portante nuova in calcestruzzo armato all’interno dello scheletro esistente costituito da pietrame e trachite legati da malta anche in maniera confusa, quasi fosse stata realizzata in fretta e da personale non esperto.
Il solaio, con travatura lamellare e tavolato di perline, andava ancorato al cordolo perimetrale senza interrompere i pilastri portanti, per cui la suddivisione degli spazi delle travi è stata studiata sul posto in sincronia con il progettista. Al posto della trave in acciaio rompitratta centrale nel soggiorno, è stata proposto e accettato l’inserimento di una trave in lamellare opportunamente dimensionata 24×56, che nel complesso ha portato armonia al costruito, anche viste le pareti con pietre a vista che si andavano a realizzare.
Una volta posato il solaio e gettata la soletta collaborante, si è provveduto ad effettuare un rilievo di dettaglio sulle pareti per sviluppare un modello del tetto, situazione decisamente complicata vista la disposizione delle falde e la composizione generale del tetto.
La struttura proposta, in accordo con il progettista delle strutture, ha previsto l’inserimento di una capriata “moderna”, con tirante in acciaio al posto della classica catena in legno, per poter reggere e distribuire il carico della copertura a 3 falde che sporgeva da una delle murature portanti. A questo proposito è stato necessario predisporre da parte dell’impresa un pilastro in c.a. al centro del vano scala per poter reggere uno dei bracci della capriata, che una volta terminato il lavoro sarebbe rimasto a vista.
Il tutto è stato completato da un modello 3D del tetto, che ha permesso di eseguire un pretaglio con macchina a controllo numerico delle travi, coda di rondine su alcuni dei displuvi/compluvi, e tutte le lavorazioni necessarie a fornire il tetto a regola d’arte.
Nella fase di posa non sono stati riscontrati errori realizzativi o problemi sulle lavorazioni eseguite, abbiamo anzi ricevuto i complimenti dall’impresa su quanto realizzato.
Lasciamo parlare le foto, da notare che dal vano scala si riesce ad intravedere la struttura della capriata, lasciata opportunamente a vista per dare risalto alla complessità realizzativa del tetto.